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Immagine del redattoreClaudia Scarpati

LA VOCE DEL DISTURBO ALIMENTARE

Un Disturbo Alimentare alimenta sistematicamente il tuo cervello con centinaia di false credenze, bugie e contraddizioni e - in questo senso - non è leale né affidabile, anche se finge di essere tuo amico.

Vivere con un disturbo alimentare rende la mente un campo di battaglia. Ogni singolo minuto è pieno di conflitti tra la voce del disturbo e la voce sana.

In realtà, soltanto nel momento in cui si inizia un percorso di recupero, si riescono a identificare le due voci, imparando a distinguerle e a fare più affidamento sulla propria voce sana.

Quando parlo della voce del disturbo alimentare, mi riferisco ai pensieri e alle convinzioni che sostengono il disturbo alimentare, convincendoci a mettere in atto comportamenti distruttivi.


Le bugie più comuni che vi dice il vostro disturbo alimentare sono:


  • Non sono amabile e non valgo nulla

Quando viviamo con un disturbo alimentare questo è il nostro mantra o, meglio, il mantra della nostra voce sul disturbo alimentare.

Non lo diciamo quasi mai ad alta voce, ma lo pensiamo spesso nella nostra mente.

Qualsiasi cosa facciamo, non è mai abbastanza… non saremo mai stata abbastanza e nessuno ci amerà mai davvero, almeno fin quando non dimagriremo.


  • Senza il mio disturbo alimentare non ho più una identità

Quando la vostra autostima è al minimo e siete piene di sfiducia nei vostri confronti, il vostro Disturbo Alimentare può sembrare riempire il vuoto che avete dentro.

All'inizio vi sembra di avere qualcosa per cui svegliarvi ogni giorno, ma più a lungo controlla la vostra mente, più finite per perdere voi stesse.

Più a lungo si vive con un disturbo alimentare, più il proprio vero Io si intreccia con il disturbo alimentare, facendo credere di non poterne fare a meno.

È vero il contrario.

È possibile riconnettersi con il proprio Io interiore e ricostruire la propria identità solo quando si lascia andare il Disturbo Alimentare.

Allontanarsi dalla voce del Disturbo Alimentare può far paura perché è stata usata come forma di conforto e guida per tanto tempo.

Ascoltando il vostro percorso di recupero e mettendo in discussione le bugie che il Disturbo Alimentare vi racconta, rafforzerete invece la vostra voce sana.


  • Esistono cibi "buoni" e cibi "cattivi"

Non esistono cibi buoni e cattivi.

Questa è solo un'altra bugia che il vostro disturbo alimentare vi fa credere.

Quando si mangia secondo un piano alimentare equilibrato, si può mangiare tutto ciò che si vuole, compresi dolci e patatine.

Anche questo fa parte della vita e contribuisce a renderla piacevole.


  • Il mio peso corporeo mi definisce

Il vostro peso non vi definisce!

Ciò che vi definisce è la vostra empatia, la vostra gentilezza, la vostra personalità e tutte ciò che di bello risiede in voi.

Non sarete felici quando sarete magri o rientrerete in un certo standard di bellezza creato dalla società.

La felicità inizia quando ci si ama.

Una volta che sarete in grado di vederlo, la vostra mente si aprirà e verso il senso autentico della vostra vita e dei vostri obiettivi.


Parlare della voce del Disturbo Alimentare, come se fosse un'entità separata, è un modo per iniziare a distinguere i pensieri del Disturbo dai pensieri e dalle convinzioni della parte sana di noi stesse.

In questo modo, ciò che il Disturbo Alimentare "dice" diventa più consapevole, permettendoci di mettere in discussione la "verità" delle sue affermazioni e di esaminarle alla luce delle nostre convinzioni, dei nostri valori, speranze e sogni.

Inoltre, riduce l'auto-colpevolizzazione che si può provare, perché ci permette di attribuire la colpa al problema piuttosto che a noi stesse.

Al contrario, se il Disturbo Alimentare è visto come parte di noi stessi, allora combatterlo è come combattere se stessi.

Immaginate il vostro Disturbo Alimentare come un partner meschino e subdolo.

Inizialmente è seducente, sembra capirci come nessun altro può fare, offre rassicurazioni e promette di aiutarci a realizzare sogni e speranze.

Allo stesso tempo, inizia a erodere la nostra autostima, sostituendola con sentimenti di colpa e inadeguatezza, dipingendo ogni imperfezione come un fallimento e sostenendo che tutto ciò che non funziona è colpa nostra ed è semplicemente il risultato dell'essere non amabili o pigre o senza forza di volontà.

Poi, promette di correggere questi difetti, se solo promettiamo di seguire tutte le regole e mettiamo in atto tutti i comportamenti che il Disturbo Alimentare ci prescrive.


Se iniziamo a riconoscere le critiche come abusive piuttosto che costruttive, se riusciamo ad entrare in contatto profondo con la parte più vera di noi stesse, con i nostri reali bisogni, con tutto quello che abbiamo nascosto sotto la nostra “ciccia”, il nostro Disturbo Alimentare si indebolirà.

Le sue critiche ed i suoi “consigli” perderanno intensità ed appeal.

Riconoscendo più facilmente la voce del Disturbo Alimentare, questa diventerà sempre più separata da noi stesse e, alla fine, si diventa in grado di riuscire a sentire e ad ascoltare innanzitutto la propria voce.

Ed è allora che la guarigione diventa una realtà.







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La Dr.ssa Claudia Scarpati è Psicoterapeuta del Comportamento Alimentare ed è specializzata nell'aiutare adulti e adolescenti che lottano contro il Disturbo da Alimentazione Incontrollata, Fame Nervosa, Binge Eating e problemi di immagine corporea.

Propone un percorso di Psicoterapia per i Disturbi Alimentari a Roma, in zona Eur.

Inoltre, fornisce sedute online per il recupero dei Disturbi Alimentari per tutte quelle persone che non hanno modo di raggiungere lo studio.


📞Whatsapp: 3408048443



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